
Quante volte ti sei sentita/o in colpa quando hai deciso di prenderti del tempo per te e hai affidato l’ammalato a qualcun altro?
Alla Sig.ra A. è successo diverse volte e ogni volta stava emotivamente male, sentendo soprattutto come “un peso sul cuore”.
Era consapevole che aveva bisogno di un po’ di tempo per dedicarsi solo a se stessa, per ricaricare le energie e occuparsi del marito malato di demenza e per questo motivo aveva chiesto aiuto ad una badante per 2 ore al giorno. Ma ogni volta che usciva di casa sentiva sempre quel “peso”, quella colpa.
Durante il suo percorso “MIAMO&MIPRENDOCURADITE” abbiamo approfondito questo tema ed era emerso un conflitto molto importante tra il suo desiderio/bisogno di occuparsi di sé, anche per poco, e il suo “dover” occuparsi del marito. Per lei questo contrasto era molto dispendioso a livello energetico, la prosciugava.
Come ha superato questa difficoltà?
Attraverso due strategie:
1. L’ascolto profondo di sé: che significa riuscire a sentire ciò che veramente si vuole senza incappare in schemi e pensieri disfunzionali;
2. Approccio personalizzato al problema: cioè la Sig.ra A. ha deciso in maniera consapevole quanto tempo le era necessario per recuperare le energie, in base alle sue particolari esigenze e soprattutto senza sentirsi costretta da nessuno.
Risultato?
Con gli strumenti acquisiti tramite il percorso MIAMO&MIPRENDOCURADITE” la Sig.ra A. è riuscita innanzitutto a ritagliarsi del tempo per sé senza vivere pesanti sensi di colpa, ma soprattutto ha raggiunto un altro obiettivo importante: ha migliorato la relazione con il marito e ridotto di tanto le incomprensioni e i momenti di tensione.
Che dire: sono contentissimo!
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