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Sono sempre stato appassionato di Medicina, Filosofia, Psicologia, Spiritualità e della Crescita Personale. Amo tutto ciò che concerne il Benessere e la Salute e sono una persona molto curiosa, con tanta voglia di imparare e migliorarsi​. All’età di 14 anni, tra le tante domande che mi frullavano nella testa, mi chiesi quale fosse lo scopo della mia vita. Lo sentì dal profondo di me stesso. Ricordo ancora molto bene il momento e le emozioni che provai: volevo essere d’aiuto per gli altri. Non mi era chiaro il “come”, ma sapevo che la strada era quella. A 18 anni, ho vissuto una crisi importante: ero indeciso se scegliere medicina o filosofia e i miei genitori spingeva affinché iniziassi gli studi in scienze della comunicazione. Tanti litigi e aspre discussioni: un disastro! Poi, per caso, cercando in casa un libro, trovai un’opera di Freud, "L’interpretazione dei sogni”: ne rimasi innamorato ed ebbi la risposta che aspettavo e che mi aiutò a superare quel periodo.

Il percorso universitario così come quello lavorativo mi hanno regalato tante difficoltà da superare e tantissime gioie e soddisfazioni. Lavoro in un campo che all’inizio dell’università avevo scartato (così come quello delle Dipendenze patologiche) a causa di miei pregiudizi. Volevo fare lo psicoanalista, forse perché lo immaginavo più figo, mentre pensare di lavorare con gli anziani e i tossicodipendenti lo ritenevo squalificante. Quante volte mi sono vergognato di questi pensieri! Malgrado ciò, ringrazio infinitamente la vita, che mi ha portato a fare delle esperienze, che mi hanno aiutato ad entrare in contatto con le mie fragilità. Infatti, ho svolto la tesi sulla dipendenza da lavoro, il tirocinio occupandomi di alcolismo e gioco d’azzardo e da anni, ormai, mi prendo cura degli anziani e dei loro familiari. “Uno scherzo del destino”, si può pensare! No! La mia più grande occasione per crescere e prendermi cura di me.  

​E, infatti, lavorare con i malati di demenza è sempre una grande prova, che ho compreso essere fondamentale per la mia crescita personale e professionale. All’inizio è stata veramente dura. Nonostante gli studi e tanti corsi di formazioni ultra specialistici, ho sperimentato la rabbia, la confusione, la frustrazione, il senso di colpa, la delusione, lo sconforto. Tante situazioni complesse da gestire, tanti vissuti da accettare e trasformare, tantissimo lavoro personale. Ma sono felice e riconoscente verso tutti coloro che hanno arricchito la mia vita. I miei pazienti, i loro familiari, i colleghi sono stati e sono un tesoro, perché attraverso le esperienze condivise con loro ho imparato a riconoscere le mie paure, ad ascoltarle e a superarle.

Di fondamentale importanza, inoltre, sono state anche le esperienze e la formazione nel campo del Benessere Olistico. I tanti seminari esperienziali sulla Meditazione e la Mindfulness, così come i percorsi formativi sull'Hatha Yoga, il Reiki, le Tecniche Bioenergetiche mi hanno permesso di scoprire tante mie fragilità e potenzialità, ma anche di poter imparare degli strumenti molto utili per aiutare gli altri a costruire il loro benessere. 

 

Posso dire che questo “strano e fantastico percorso” mi sta donando tantissimo. In particolare, mi ha regalato tre grandi insegnamenti:

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1. "PRENDERSI CURA DEGLI ALTRI E' VERAMENTE COMPLESSO E FATICOSO": perché necessita di dedizione, di impegno quotidiano, di tantissime energie fisiche, psicologiche ed emotive e soprattutto di una smisurata motivazione. Esserne consapevoli permette di fare delle scelte con responsabilità e di porre attenzione ai modi per ritrovare le proprie energie e coltivare il proprio benessere.​​

2. "LA GENTILEZZA, L'EMPATIA, IL PERDONO, LA GRATITUDINE, LA COMPASSIONE, IL SORRISO E L'AMORE SONO “FARMACI” MOLTO POTENTI, CHE NON HANNO CONTROINDICAZIONI".

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3. “OCCUPARSI DEGLI ALTRI NECESSITA DI PRENDERSI CURA SOPRATTUTTO DI SE STESSI": le energie da investire e le difficoltà da superare sono tantissime. Nutrire quotidianamente di cura se stessi, che significa sapersi ascoltare, entrare in contatto con le proprie fragilità e imparare ad accettarle, dare spazio ai propri bisogni, saper coltivare emozioni positive e recuperare il proprio potere personale, permette di avere quelle energie emotive, fisiche e psicologiche necessarie per donare amore a chi ne ha più bisogno.

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Con questo bagaglio professionale e di esperienze, da anni ormai mi occupo di coloro i quali cercano in tutti i modi di prendersi cura di un malato, spesso con tante problematiche e a loro discapito, e cioè i familiari. Attraverso un percorso strutturato e su misura, chiamato "RIPRENDITILATUAVITA", li guido e li supporto per ritrovare la propria energia e il proprio potere personale per riprendere in mano la propria vita.

Un percorso molto impegnativo e non per tutti, ma dai risultati sorprendenti, che permette al Caregiver di affrontare le sfide quotidiane con più serenità e forza d’animo e soprattutto di ricominciare a vivere, nonostante tutto

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