
Quando un familiare di un malato di demenza si rivolge a me per chiedere supporto oppure chiede informazioni sul percorso “MIAMO&MIPRENDOCURADITE” una delle cose che noto è lo stato d’ansia. Arrivano da me preoccupati giustamente perché hanno mille cavoli per la mente, tanti problemi da risolvere, tante domande a cui vogliono dare una risposta e soprattutto hanno pochissimo tempo a disposizione.
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La cosa che li sorprende tanto, perché paradossale e perché non sono abituati, è che li invito a rallentare. Quando non hanno tempo suggerisco solo di fermarsi, anche per soli alcuni minuti. Mi rispondono:<<Ma come, ma se non ho tempo, come faccio a fermarmi? Mi prende in giro?>>
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In effetti, può sembrare una presa in giro, ma non è così. Il motivo è questo: più andiamo di fretta, più corriamo e maggiormente ci carichiamo di negatività, ansia e stress. Per allentare la tensione e diventare più lucidi e centrati (caratteristiche fondamentali quando bisogna risolvere i problemi) è necessario fermarsi un pochino. Non è necessaria mezza giornata, ma solo qualche minuto.
Ogni volta che sentiamo che si sta correndo troppo, che la tensione sale, ci si ferma un minuto o due e poi si si riparte. In questa maniera, si riacquista centratura e soprattutto saremo più sereni nell’affrontare la quotidianità.
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