
In tanti anni di esperienza nel campo dell’invecchiamento e soprattutto nella presa in carico di coloro che si prendono cura di un malato di demenza, una costante che ho notato essere presente nella maggior parte dei casi è la difficoltà a delegare. E’ un problema che non riguarda solo i familiari, ma anche i caregivers formali, cioè i professionisti sanitari.
Una delle vittime di questa difficoltà sono stato naturalmente anch’io. Le cose da fare in reparto era tante. Oltre a gestire gli ammalati, c’erano anche diversi aspetti più burocratici da portare avanti e, poi, bisognava fare i colloqui e le valutazioni psicodiagnostiche. In generale, avevo un bel po’ di carico. Ma la cosa paradossale qual era? Non chiedevo a nessuno un minimo di aiuto. Cose che potevano essere fatte da qualcun altro non pensavo minimamente di delegarle.
Come si può immaginare facilmente, il risultato era scontato. Stress alle stelle, poca concentrazione, irritabilità, poca pazienza (e posso continuare ancora!). Chi ci rimetteva ero sicuramente io, ma non meno gli altri come, ad esempio, i miei pazienti e i miei colleghi.
Ho dovuto lavorare un bel po’ su di me per comprendere cosa c’era alla base di questo mio modo di essere e soprattutto per modificare i mei pensieri e i miei comportamenti.
Non è stato facile, lo ammetto, ma ciò che mi ha aiutato è iniziare ad affidare qualcosina a chi mi fidavo di più. Questo è stato il mio punto di partenza. E, a dire la verità, mi è stato di grande aiuto, perché ho iniziato a dare fiducia agli altri. Delegare infatti permette di ridurre il carico per se stessi, ma è anche un messaggio di fiducia nei confronti degli altri.
Perciò, se anche tu come me hai un po’ di difficoltà a delegare inizia a farlo con qualcosa che puoi affidare solo a chi ti fidi tanto (figli, moglie, marito). Sono certo che ne trarrai giovamento tu ma anche chi ti circonda, perché sarai meno stressato e molto più sorridente.
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