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MI SENTO MOLTO GIU’, NON MI VA DI FARE PIU’ NULLA, NEANCHE DI CUCINARE O USCIRE. PERO', NON VOGLIO LASCIARMI ANDARE, NON VOGLIO ABBATTERMI, PERCHE’ PIU ASSECONDO QUESTA SENSAZIONE E PEGGIO E’”

Immagine del redattore: dott. Pietro Caputodott. Pietro Caputo


Questo è ciò che ha condiviso con me un familiare durante la sua chiamata di svolta gratuita la scorsa settimana

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Una sfida della vita complessa, che cerca di affrontare in questo modo: si ripete che non ha nulla oppure che in fondo non le manca nulla e che quindi sta bene

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Anche a te succede questo?

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Se sì, voglio condividere con te una riflessione che ha aiutato i miei clienti del percorso #riprenditilatuavita e che sono sicuro può essere d’aiuto anche per te

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E se invece di raccontarti quelle “bugie” (che stai bene e che non hai nulla), ti creassi degli spazi durante la giornata per dare ascolto alle tue emozioni?

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Una o due volte al giorno, anche per soli 5/10 minuti, in cui rimanere in silenzio e sentire ciò che ha da dirti quel malessere, invece di azzittirlo continuamente con giustificazioni puramente razionali

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Probabilmente, come succede ai miei clienti del percorso riprenditilatuavita scoprirai che cosa c’è realmente al di sotto di quello stato di svogliatezza e fiacchezza

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E se ti darai il permesso, scoprirai che quel malessere non è altro che un modo della tua anima di richiamare la tua attenzione, affinché tu possa portare la tua vita in linea con ciò che la rende unica e significativa

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E a te, cosa rende la tua vita significativa?


 
 
 

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