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“La malattia di mio marito mi fa sentire una vittima impotente. E’ veramente dura, un dramma”

Immagine del redattore: dott. Pietro Caputodott. Pietro Caputo

Queste sono state le parole di una mia ex cliente, la Sig.ra S., durante una sessione del suo percorso Riprenditilatuavita, attraverso cui aiuto le persone, che si prendono cura di un loro caro e si sentono appesantite dalle preoccupazioni e impotenti di fronte alla malattia, a smettere di rimuginare a trovare la forza di accettarla, per ritornare a vivere con serenità la loro vita, malgrado tutto

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E’ moglie di una persona che convive con la demenza da più di cinque anni e anni prima si era occupata anche della madre, affetta ahimè della stessa malattia

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Ho compreso benissimo ciò che mi diceva quella volta, perché l’ho provato anch’io tante e tante volte, quando ho iniziato il mio lavoro come educatore nel reparto speciale demenze a Misano adriatico

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Sentivo come se la malattia mi togliesse in qualche modo qualcosa con i miei pazienti, ma, soprattutto, mi faceva sentire come se i miei sforzi fossero tutti completamente inutili a dispetto del mio impegno quotidiano

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E, allora, cosa facevo per superare questa difficoltà?

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Cercavo di studiare sempre di più: libri su libri sulla malattia, su come gestire l’ammalato, sulla comunicazione, sulla relazione ecc.

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Corsi di formazione da una parte all’altra d’Italia, aggiornamenti su aggiornamenti…

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Risultato?

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Mi sentivo comunque una persona frustrata. In realtà, andava bene per un po’, ma poi ero quasi sempre punto e a capo, di nuovo a sentire dentro di me quel senso di impotenza opprimente e pesante

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Anche la Sig.ra S. ha cercato con lo studio e il confronto con altri caregivers di colmare quel gap con la malattia, ma con pochissimi risultati

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Perché?

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Per un semplice motivo

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Perché, a prescindere da quanto tu sappia sulla malattia (puoi essere anche un’enciclopedia vivente in merito), questa farà sempre il suo corso

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Va benissimo studiare, conoscere, aggiornarsi: è essenziale, ma dipende dalla finalità.

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Se il tuo obiettivo è di ridurre quel tuo sento di impotenza per sentirti più capace e resiliente di fronte alla malattia, avrai bisogno di qualcos’altro

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In realtà, la vera sfida non è con la malattia, ma con te stess@

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La partita non è “SAPERE” come progredirà la malattia, come gestire i suoi sintomi né come gestire l’ammalato

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Ma è “IMPARARE” a:

  • gestire i tuoi pensieri e le tue emozioni;

  • prenderti cura di te stess@ senza sentirti ogni volta né sbagliato né in colpa;

  • creare degli spazi in cui puoi vivere pienamente la tua vita, non senza il dolore e la malattia del tuo caro (perché impossibile), ma malgrado tutto questo;

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Quel senso di impotenza, quindi, lo colmerai quando non pretenderai più niente da te, quando avrai accettato che il tuo potere è molto limitato nei confronti della malattia, ma immenso verso te stesso

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Perché se puoi fare ben poco con la malattia, puoi fare tantissimo nei confronti dei tuoi pensieri, delle tue emozioni e dei tuoi comportamenti

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E ritornare a vivere con serenità, malgrado tutto, dipende da quanto riesci a gestire i tuoi pensieri e le tue emozioni e non dal combattere la malattia del tuo caro.

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Ricorda che hai un grande potere, sempre: dipende soprattutto da te!


 
 
 

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