Quante volte ti capita di pensare al futuro e di vedere tutto nero?
Quante volte ti succede che da un pensiero negativo scaturiscono un’infinità di altri pensieri sempre più negativi?
Quante volte ti capita di sentirti in balia di questi pensieri negativi e di non riuscire a vedere una via di uscita?
Succede a tutti, nessuno escluso.
Quando ci si prende cura di un malato di demenza può succedere ancora più spesso che i pensieri negativi prendano il sopravvento. Infatti, le persone che seguo nel mio percorso “MIAMO&MIPRENDOCURADITE” di solito chiedono il mio supporto, perché non riescono più a tollerare quell’ansia e quell’angoscia che deriva dai loro costanti pensieri negativi: si sentono invasi, prosciugati, pesanti. E tutte loro condividono una caratteristica comune: prevedono sempre un futuro incerto e doloroso.
Ma perché ci lasciamo rapire dai pensieri negativi e prevediamo scenari sempre più tetri rispetto alla realtà?
Questo accade perché:
1. temiamo che la sofferenza del momento si possa protrarre anche nel futuro;
2. tentiamo in tutti i modi di prepararci ad affrontare il futuro, cercando di prevederlo. Ma, ad oggi, nessuno può prevedere il futuro!
Paradossalmente, più ci sforzeremo di immaginare i possibili scenari, peggiori saranno le conseguenze sul nostro benessere, perché prevedendo ogni sorta di futuro tetro non faremo altro che toglierci forza ed energia. Forse, arriveremo ad affrontare anche quelle situazioni future che avevamo previsto, ma non con le energie necessarie, ma sicuramente stremati e angosciati. Praticamente, ci saremo dati la zappa sui piedi da soli.
Come possiamo affrontare questo problema?
E’ di fondamentale importanza rimanere ancorati al presente. Per fare ciò, una delle tecniche che insegno ai miei clienti è quella della respirazione consapevole, che permette di spostare l’attenzione dai pensieri al respiro. E’ facile? No, assolutamente. Anzi, è molto difficile. Infatti, le prime sessioni del percorso sono dedicate a come riuscire a trovare il proprio centro attraverso diverse tecniche, che si adattano ai miei diversi clienti. Ma per riuscire è necessaria tanta pratica, tantissima pratica. Ma i risultati sono sorprendenti.
Infatti, una volta trovato il proprio centro, si riesce da una parte a sbloccare tanta energia e dall’altra a non dissiparla, evitando di lasciarsi rapire dai propri pensieri e dalle proprie fantasie.
E tu, riesci a trovare il tuo centro? E come?
Ti aspetto nei commenti…
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